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COSTUME
Sogni pericolosi
Le colpe della pubblicità
di Giampaolo Osio

Prima ci si è interrogati sul fidanzatino che sgozza la fidanzatina; poi sul figlio che brucia il padre; poi ancora sulla sedicenne che accoltella madre e fratellino.
Qualche giorno fa, al TG5, Mentana si domandava il perché del tragico incidente di Latina: due adolescenti incensurati e "normali" rubano un'auto potente ("per fare una bravata" si giustificano) e travolgono, uccidendoli, madre e figlio.
Perché?
***
Stacco pubblicitario:

una maestra chiede agli scolari cosa vogliano fare da grandi:
Deve ripetere la domanda più volte: il ragazzino, faccia da sognatore distratto, come quella che una volta avevano i piccoli lettori di Giulio Verne, fatica a distogliere lo sguardo dalla finestra.
Guarda stranito la maestra, che ripete la domanda:
Quindi torna a guardare le piroette eleganti e potenti di un'auto extralusso.

***

Ritorna il TG5. Mentana ha la faccia di sempre. Sembra non aver capito.
Io ripenso allo spot, dimentico delle altre notizie del TG. Ho la sensazione di avere già visto il faccino pulito di quel sognatore d'auto…

Passano i giorni, arriva Pasqua. L'edizione festiva dei quotidiani è sufficientemente noiosa da indurre allo sfoglio disattento. Ad un tratto, su Repubblica, qualcosa mi colpisce: è il viso del ragazzino della pubblicità. Invecchiato e con un altro nome, ma è lui.
Qui si chiama Pietro, ed il giornale gli dedica un'intera pagina nel giorno del decimo anniversario del suo duplice omicidio. Scrive il quotidiano:
"Nel mese di novembre 1990 - fu l'inizio della confessione di Maso ai carabinieri - mi è venuto in mente di condurre una vita brillante, e quindi mi servivano molti soldi. Per avere questo denaro, l'unica soluzione possibile era quella di aver subito l'eredità che mi spettava dai genitori qualora fossero morti, nonché mi sarebbe piaciuto di averla intera dovendo così essere costretto ad uccidere anche le mie sorelle."
Bella vita? Vita brillante?
Pietro sognava una BMW nera, con interni in pelle bianca, da 47 milioni. Giorgio (il suo complice) voleva una Lancia Delta Integrale.

Maso ha ucciso a 19 anni. Erika a 16. I due ladruncoli di Latina di anni ne hanno 16.
Ripenso al ragazzino della pubblicità: se tanto mi dà tanto, fra qualche mese potrebbe decidere di realizzare il suo sogno.
Qualcuno può darmi una mano ad avvertire i suoi genitori?


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19 aprile 2001